Dopo oltre 5 mesi si è rotto il silenzio sullo sparo avvenuto alla festa di Capodanno, le parole di Pozzolo non lasciano dubbi.
Era la notte di Capodanno, tra il 31 dicembre e il 1° gennaio del 2024, quando durante una festa di Capodanno a Biella è partito un colpo di pistola che ha ferito alla gamba il genero dell’agente di scorta e sottosegretario alla Giustizia Andrea Dalmastro: il colpo è partito dalla pistola di Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, il quale però ha subito messo la situazione in chiaro dicendo che non è stato lui a sparare durante quella notte.
Il genero di Dalmastro ha riportato solo una ferita ed è stato dimesso dall’ospedale dopo poco tempo, ma la situazione non è stata subito chiarificata. Quanto accaduto durante quella notte è ancora un mistero tutto da risolvere e non si conoscono ancora nel dettaglio le dinamiche che hanno portato allo sparo, ma non sono mancate di certo le polemiche e le risposte di altri politici come Elly Schlein e del Movimento 5 Stelle che hanno chiesto chiarezza immediata sulle dinamiche di quello che a primo impatto sembrerebbe essere un incidente.
Sparo al Capodanno di Biella: Pozzolo racconta la versione definitiva
Dopo oltre 5 mesi da quanto accaduto durante quella notte, il deputato Emanuele Pozzolo ha finalmente rotto il silenzio raccontando la versione definitiva di quanto accaduto durante la festa di Capodanno a Biella. Subito dopo l’accaduto si è scoperto che il colpo è partito da una North American Arms L22, quella che viene definito in gergo una “mini-pistola”, ovvero un revolver di piccole dimensioni. Pozzolo aveva subito specificato di non essere stato lui a far partire il colpo, ma essendo l’arma di sua proprietà è stato comunque l’unico indagato della vicenda.
Emanuele Pozzolo, che nel frattempo è stato anche sospeso da Fratelli d’Italia, è stato convocato lo scorso lunedì dalla Procura di Biella per essere interrogato sul caso e proprio in questa circostanza avrebbe fatto finalmente il nome di chi ha fatto partire il colpo dalla sua pistola. Secondo quanto riferito da Pozzolo a sparare sarebbe stato Pablito Morello, agente della polizia penitenziaria e caposcorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Dalmastro.
La versione dei fatti raccontata da Pozzolo vede come protagonista Morello che avrebbe sparato il colpo che poi ha colpito alla gamba il genero di Dalmastro, ma questa versione cozza con quella rilasciata proprio da Morello qualche giorno fa nella quale affermava che era stato Pozzolo a sparare e, nella paura e nell’incredulità, aver fatto cadere la pistola sulla tavola che poi sarebbe stata presa in mano dallo stesso Morello.