Novità per quanto riguarda il bonus casa e il conto cointestato. Fai attenzione a questa trappola: potrebbe metterti nei guai.
Nonostante i numerosi proclami, in Italia a dominare è ancora la politica dei bonus che vengono utilizzati con l’obiettivo di contrastare l’aumento dei prezzi. Quest’anno infatti sono tantissimi coloro che aspettano solamente l’autunno, vale a dire l’inizio della stagione dei sussidi. Tra questi troviamo anche numerosi bonus dedicati alla casa.
Se è vero che il nuovo anno, almeno lavorativamente, inizia a settembre, bisogna pur sempre ricordare che delle volte anche questi sussidi possono presentare delle insidie. Infatti in dei casi specifici potrebbero esserci delle vere e proprie “trappole”. Quella che vedremo oggi è legato al conto cointestato che potrebbe presentare una vera e propria beffa per i richiedenti. Conoscere questa casistica potrebbe evitarti delle brutte sorprese alla presentazione della richiesta del sussidio.
Bonus casa e conto cointestato, questa trappola ti mette nei guai: fai attenzione
Il pagamento delle fatture per le detrazioni edilizie tramite un conto cointestato solleva dubbi su eventuali complicazioni o irregolarità nell’utilizzo del Bonus Ristrutturazioni. Tuttavia è importante comprendere che la corrispondenza tra colui che ha sostenuto la spesa e chi beneficia della detrazione è il requisito fondamentale in questi casi. Il fatto che il pagamento sia avvenuto da un conto corrente cointestato non solleva alcuna preoccupazione, in quanto l’operazione appare del tutto regolare.
Ciò che conta è che il beneficiario della detrazione sia chiaramente identificato come colui che ha effettivamente sostenuto le spese di ristrutturazione. Secondo la guida alle ristrutturazioni edilizie dell’Agenzia delle Entrate, possono usufruire delle detrazioni varie categorie di soggetti, tra cui proprietari, locatari, soci di cooperative, imprenditori individuali e altri ancora.
È importante che l’intestatario della fattura abbia effettivamente sostenuto le spese e che sia in possesso di un idoneo titolo abitativo sull’unità immobiliare interessata dall’intervento di ristrutturazione. La guida elenca una serie di soggetti che possono usufruire dell’agevolazione, tra cui familiari conviventi, coniugi separati, componenti di unioni civili e conviventi more uxorio.
L’importante è che il soggetto sia intestatario della fattura e abbia effettivamente sostenuto le spese, indipendentemente dalla natura del conto utilizzato per il pagamento. Quindi l’utilizzo del conto cointestato non rappresenta un ostacolo, purché vi sia coerenza tra chi ha sostenuto la spesa e chi beneficia dell’agevolazione. Allo stesso tempo è fondamentale che l’intestatario della fattura abbia diritto all’agevolazione e abbia effettivamente sostenuto le spese di ristrutturazione, come specificato dalla normativa vigente.