Da settembre 2024, sarà operativo il bonus benzina, un’iniziativa governativa mirata a sostenere tutte le famiglie italiane.
Questo incentivo si aggiunge alle misure già in atto per aiutare i cittadini a gestire le spese quotidiane. Il bonus benzina è destinato ai possessori della Carta risparmio spesa, che vedranno così incrementato l’importo disponibile di 500 euro per nucleo familiare.
Il Decreto attuativo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 giugno 2024, stabilisce i criteri e le modalità di erogazione del contributo. Andiamo a vedere insieme tutti i dettagli.
Chi ha diritto al Bonus e la modalità d’erogazione
Il bonus è rivolto alle famiglie con un ISEE non superiore a 15.000 euro annui, che già beneficiano della Carta risparmio spesa. La selezione dei beneficiari avviene attraverso un processo automatizzato gestito dall’INPS in collaborazione con i Comuni italiani. Non è necessario presentare una domanda specifica: i destinatari del bonus vengono infatti identificati e contattati direttamente dalle autorità competenti.
Una volta ricevuta la comunicazione ufficiale, i beneficiari dovranno recarsi presso un ufficio di Poste Italiane per ritirare la carta elettronica Postepay prepagata associata alla Social Card. È importante sottolineare che il bonus deve essere utilizzato entro una data limite (28 febbraio 2025) per evitare la decadenza del diritto all’incentivo.
Per accedere al bonus benzina è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali: tutti i membri della famiglia devono essere iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente e possedere una certificazione ISEE Ordinario valida con indicatore economico non superiore ai 15.000 euro annui. Non tutte le famiglie aventi diritto alla Carta risparmio spesa riceveranno automaticamente il bonus benzina a causa delle limitazioni budgetarie imposte a livello comunale.
Alcune categorie di nuclei familiari sono escluse dal beneficio in base ai criteri definiti dal Decreto attuativo del giugno 2024. Tra questi figurano i titolari di assegni di inclusione o altre forme di sostegno alla povertà introdotte dallo Stato italiano a partire dallo stesso anno. Inoltre, sono esclusi anche quei nuclei in cui almeno un componente beneficia di NASPI o DIS-COLL, indennità di mobilità o altre forme simili di integrazione salariale legate alla disoccupazione involontaria.
Questo articolo ha fornito una panoramica dettagliata sul nuovo incentivo governativo noto come “bonus benzina”, delineando chi può beneficiarne e come verrà erogato questo importante supporto alle famiglie italiane nel contesto dell’aumento dei costi dei carburanti.