C’è una pessima notizia per quanto riguarda i rimborsi del modello 730: ecco perché molti non li hanno ricevuti.
A breve tutti i contribuenti italiani dovranno presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730. Questa è una prassi annuale e il 2024 non presenterà alcuna eccezione. Se si presenta prima la pratica però, si potrà chiudere prima i conti con il Fisco. In questo modo si può beneficiare di quelli che sono i rimborsi fiscali per aver terminato l’anno a credito con l’IRPEF. Stessa questione anche per chi deve saldare eventuali eccedenze a debito.
Alcuni contribuenti potrebbero non accusare la stessa urgenza, visto che la loro situazione reddituale non permette di recuperare l’importo dovuto con il mese di luglio. Insomma le prospettive dei lavoratori dipendenti saranno deluse. Adesso quindi è possibile scoprire perché slittano i rimborsi del modello 730 e perché c’è chi li riceverà più tardi rispetto al calendario stilato.
Modello 730, slittano i rimborsi: cosa succederà nei prossimi mesi
Slittano i rimborsi del modello 730, una situazione che spesso lascia i contribuenti con domande e incertezze riguardo alle tempistiche di accredito dei rimborsi fiscali. In passato le date di accredito erano fisse, ma con la proroga dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, tutto dipende ora dalla prontezza del contribuente nell’inviare la propria documentazione. Tuttavia, anche se i contribuenti sono rapidi nel presentare la dichiarazione, alcuni potrebbero non ricevere i rimborsi prontamente come ci si potrebbe aspettare, soprattutto se non hanno un sostituto di imposta.
Prima dell’introduzione del modello 730 “senza sostituto”, i rimborsi IRPEF potevano richiedere anni per essere erogati. Ora grazie al modello 730 senza sostituto, chi non ha un sostituto di imposta può ottenere un rimborso entro la fine dello stesso anno fiscale. Tutto ciò avverrà fornendo all’Agenzia delle Entrate il proprio codice IBAN. Per coloro che hanno un sostituto di imposta, il rimborso arriva tramite bonifico domiciliato entro marzo dell’anno successivo.
Anche i contribuenti senza sostituto di imposta ricevono i rimborsi più tardi, soprattutto se dipendenti o pensionati. I lavoratori che ricevono lo stipendio di luglio ad agosto non vedranno i rimborsi in quel mese, e lo stesso vale per i pensionati che ricevono il rimborso insieme al pagamento della pensione di agosto. Inoltre posticipando la presentazione della dichiarazione dei redditi, soprattutto tramite CAF, si allungano inevitabilmente i tempi per i rimborsi.
È importante anche considerare che, oltre ai rimborsi, anche le rate a debito vengono penalizzate dallo slittamento delle tempistiche. Stando a quanto afferma la Legge di Stabilità, i pensionati avranno diritto al rimborso con il pagamento del secondo mese successivo alla presentazione della dichiarazione. Per questo motivo chi svolgerà la pratica entro fine maggio o inizio giugno potrà ottenere la somma già nel mese di agosto.
I dipendenti potranno riceverlo con la mensilità di luglio. Per i contribuenti in possesso di debiti significativi sarà possibile optare per la rateizzazione, in questo modo si potrà accelerare la presentazione della dichiarazione per distribuire meglio il debito fino al mese di ottobre. Infatti per il decimo mese dell’anno scade il termine per l’acconto Irpef 2025.