Eredità con debiti: occhio alla beffa, cosa devi fare per non pagare

L’argomento dell’eredità è sempre delicato, soprattutto quando si tratta di gestire non solo beni ma anche debiti lasciati dal defunto.

La legge italiana offre strumenti specifici per affrontare queste situazioni, tutelando gli eredi da possibili conseguenze economiche negative.

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Cosa fare se l’eredità è piena di debiti? – Giustiziabrescia.it

Quando si parla di successione, è importante sapere che l’erede acquista l’intero asse ereditario, il quale può comprendere oltre ai beni anche eventuali debiti del defunto. Questa condizione può generare preoccupazione nell’erede che teme di dover affrontare con risorse personali gli oneri economici lasciati in eredità. Il codice civile italiano prevede due principali vie per tutelarsi: la rinuncia all’eredità e l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario.

Rinuncia all’eredità: quando è consigliabile?

La rinuncia all’eredità è un atto formale attraverso il quale il chiamato alla successione decide di non accettare l’eredità, rimanendo così totalmente estraneo a essa. Questa scelta comporta la trasmissione della chiamata ereditaria ad altri soggetti, potenzialmente spostando il problema dei debiti su di loro. È una soluzione da considerare nei casi in cui i debiti superano significativamente i beni o quando il defunto non ha altri parenti prossimi al di fuori del soggetto rinunciante. Se ci sono figli coinvolti, la situazione diventa più complessa poiché essendo loro direttamente chiamati alla successione per rappresentanza, sarà necessaria anche la loro rinuncia formalizzata eventualmente con autorizzazione giudiziaria nel caso siano minori.

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Se i debiti superano significativamente i beni, bisogna rinunciare all’eredità – Giustiziabrescia.it


L’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario
rappresenta spesso la scelta più equilibrata per chi si trova ad affrontare un’eredità gravata da debiti. Questo strumento permette infatti di mantenere separati i patrimoni personale e ereditario; in questo modo l’erede risponde dei debiti solo entro il limite del valore dell’eredità ricevuta senza intaccare i propri ben personalmente acquisiti. Ad esempio, se un erede accetta un’eredità che comprende 1 milione di euro di debiti ma anche 500 mila euro in banca come nel caso citato nell’esempio introduttivo, sarà tenuto al pagamento dei debiti soltanto fino a concorrenza dei 500 mila euro ricevuti.

È importante comprendere alcuni concetti chiave come la “delazione ereditaria“, ovvero quel processo attraverso cui viene offerta legalmente l’eredità agli aventi diritto secondo le disposizioni testamentarie o le normative vigenti sulla successione legittima; e la “rappresentazione”, meccanismo che permette ai discendenti (rappresentanti) di subentrare nella posizione che sarebbe spettata al loro ascendente (rappresentato) qualora questi sia impedito a succedere.

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