La questione relativa alla copertura assicurativa e al risarcimento dei danni assume un’importanza cruciale.
Tra le domande più frequenti vi è se l’assicurazione possa negare il risarcimento quando il costo della riparazione supera il valore dell’auto.
Questo articolo mira a chiarire i dubbi su come funziona il risarcimento in forma specifica e quali sono le implicazioni per gli automobilisti.
Risarcimento in forma specifica: cos’è e come funziona?
Il diritto italiano prevede due forme di risarcimento: per equivalente e in forma specifica. Il primo si traduce nel pagamento di una somma di denaro corrispondente al danno, mentre il secondo implica la riparazione diretta del danno causato dall’incidente. L’applicabilità del risarcimento in forma specifica, però, è soggetta alla condizione che non sia eccessivamente oneroso per chi deve pagare. Questo principio è fondamentale quando si valuta la fattibilità della riparazione di un veicolo danneggiato.
La problematicità emerge quando il valore commerciale dell’auto incidentata è inferiore ai costi necessari per la sua riparazione. In questi casi, l’assicuratore potrebbe trovarsi a sostenere spese superiori al valore stesso del bene assicurato, creando una situazione potenzialmente ingiusta dove il danneggiato riceverebbe un beneficio economicamente irragionevole.
La Corte di Cassazione ha chiarito che non si può automaticamente escludere il diritto alla riparazione basandosi solo sul fatto che i costi superino il valore pre-sinistro del veicolo. È necessario valutare se tale costo rappresenti effettivamente un onere sproporzionato e se conduca a un ingiusto arricchimento del proprietario dell’auto danneggiata.
Secondo la sentenza n. 10686 del 20 aprile 2023 della Corte di Cassazione, affinché sia possibile escludere il risarcimento in forma specifica a favore di quello per equivalente, devono verificarsi contemporaneamente due condizioni: che i costi siano oggettivamente sproporzionati rispetto al valore dell’auto e che le riparazioni aumentino sensibilmente tale valore post-sinistro.
Questa interpretazione mira a bilanciare le esigenze delle parti coinvolte, evitando situazioni nelle quali l’assicuratore debba affrontare spese irragionevoli o che il danneggiato ottenga vantaggi economicamente ingiustificati dalla situazione.
Infine, è essenziale riconoscere i motivi validi per cui un proprietario possa preferire la riparazione del proprio veicolo alla sua sostituzione con uno equivalente. Fattori come l’affezione personale al veicolo, difficoltà nel trovare una vettura simile sul mercato o semplicemente desiderio di evitare i tempi e i rischi associati all’acquisto di un usato giocano un ruolo significativo nella decisione finale riguardante la modalità di risarcimento.