Macchie sul soffitto di casa, potrebbe essere il vicino di sopra a dover pagare i danni

Le macchie di umidità sulle pareti o sul soffitto dell’appartamento sono un problema comune in molti condomini.

Spesso queste chiazze sono causate da infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto o dalle strutture esterne. Questo disagio non solo rovina l’estetica dell’abitazione, ma può anche portare a questioni legali relative al risarcimento dei danni.

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Chi paga i danni delle macchie sul soffitto? – Giustiziabrescia.it

Ma è davvero possibile ottenere un risarcimento per le macchie da infiltrazioni? E se sì, entro quanto tempo bisogna agire? Andiamo a vedere insieme tutti i dettagli.

Diritto al risarcimento e linee guida della Cassazione

La Corte di Cassazione ha più volte affrontato la questione, stabilendo delle linee guida chiare per i condomini danneggiati dalle infiltrazioni. Secondo la giurisprudenza, il proprietario dell’appartamento danneggiato ha diritto a ricevere il risarcimento per la tinteggiatura dell’intera stanza interessata dalle macchie di umidità. Questo approccio mira a evitare discrepanze cromatiche che potrebbero emergere tinteggiando solamente l’area direttamente colpita dall’infiltrazione.

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Il proprietario ha diritto a ricevere il risarcimento per la tinteggiatura – Giustiziabrescia.it

Inoltre, nel calcolo del risarcimento deve essere inclusa anche l’IVA versata all’imbianchino, poiché tale spesa non è recuperabile dal condomino in quanto non rientra nelle attività commerciali.

Un aspetto cruciale riguarda i tempi entro cui è possibile richiedere il risarcimento. La legge stabilisce un termine di prescrizione di cinque anni; tuttavia, questo periodo inizia a decorrere non dal momento in cui si verifica l’infiltrazione o viene scoperta, ma da quando la causa dell’infiltrazione viene definitivamente rimossa. Ciò significa che fino alla completa eliminazione del problema le possibilità di richiedere un risarcimento rimangono aperte.

Se dall’eliminazione della fonte del danno non sono trascorsi più di cinque anni, il proprietario danneggiato può presentare una domanda all’assemblea condominiale allegando il preventivo di un imbianchino e chiedendo la copertura dei costi o il rimborso se ha già provveduto autonomamente ai lavori.

Nel caso in cui l’assemblea rifiuti la richiesta, sarà necessario rivolgersi alla giustizia civile contro il condominio stesso. È importante valutare attentamente questa opzione considerando i costi e i tempi potenzialmente lunghi del procedimento giudiziario.

Infine, va sottolineato che senza una sentenza che accerti specificatamente la responsabilità del condominio e quantifichi l’esatto ammontare del danno subito, il proprietario non può procedere con una compensazione autonoma tra credito dovuto al condominio (ad esempio le quote condominiali) e quello relativo al danno subito. Tale comportamento potrebbe infatti esporre al recupero coattivo delle somme dovute attraverso procedure legali avviate dallo stesso condominio.

Ottenere un risarcimento per le macchie da infiltrazioni è possibile seguendo le corrette procedure legali e tenendo conto dei termini prescrizionali stabiliti dalla legge e dalla giurisprudenza italiana.

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