Curiosità

Ora è possibile scrivere canzoni con l’IA, ma poi di chi sono i diritti?

L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più capace di produrre opere che sembrano richiedere un tocco umano, come la musica.

La legge attuale non fornisce indicazioni specifiche sul rapporto tra diritto d’autore e intelligenza artificiale. Di conseguenza, si tende a considerare il titolare del copyright sull’opera generata dall’IA come la persona che ha utilizzato il software.

Di chi sono i diritti se una canzone viene scritta dall’IA? – Giustiziabrescia.it

Questa interpretazione tratta l’intelligenza artificiale come uno strumento nelle mani dell’uomo, piuttosto che un creatore autonomo. Andiamo a scoprirne di più.

Canzone generata dall’intelligenza artificiale: di chi è il copyright?

La questione della proprietà delle opere generate dall’intelligenza artificiale si complica ulteriormente quando si considerano le condizioni d’uso dei vari software. Alcuni programmi, ad esempio, stabiliscono che le opere create con la loro versione gratuita rimangono proprietà dell’azienda sviluppatrice e non possono essere utilizzate a scopi commerciali senza un abbonamento a pagamento. Ciò significa che la paternità dell’opera può variare significativamente in base alle condizioni contrattuali stabilite dal fornitore del servizio.

I diritti delle canzoni variano in base alle condizioni contrattuali stabilite dal fornitore del servizio – Giustiziabrescia.it

Un’altra problematica rilevante riguarda il rischio di plagio nelle composizioni musicali generate da intelligenze artificiali. Poiché questi sistemi apprendono analizzando vastissime quantità di dati, inclusi brani esistenti, c’è una possibilità concreta che producano lavori troppo simili a quelli già noti. In tali circostanze, l’utilizzatore del software potrebbe essere accusato di plagio anche se non ha avuto alcun ruolo attivo nella creazione della musica incriminata.

Mentre l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel campo della creatività musicale apre nuovi orizzonti artistici ed espressivi, solleva anche interrogativi complessi sulla proprietà intellettuale e sulla responsabilità legale delle opere generate automaticamente. La legislazione corrente appare insufficiente per affrontare queste sfide in modo adeguato e potrebbe essere necessario un aggiornamento normativo per riflettere meglio la realtà tecnologica contemporanea.

Federico Chiarenza

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