Curiosità

Belle le grigliate in estate, ma posiziona bene il tuo barbecue per non avere guai legali

La convivenza tra vicini può essere messa alla prova da molteplici fattori, uno dei più comuni è rappresentato dall’utilizzo di barbecue.

Godersi un buon arrosto all’aperto è uno dei piaceri dell’estate italiana, ma è fondamentale assicurarsi che tale attività non trasgredisca i diritti dei propri vicini né vada contro le normative vigenti. Conoscere i propri diritti e come difenderli, è essenziale per mantenere buone relazioni con chi vive accanto a noi e garantire una convivenza pacifica e rispettosa.

Se fai il barbecue, stai attento a questo particolare – Giustiziabrescia.it

Ma cosa accade quando questo passatempo estivo viola le distanze legali, causando disagio e tensioni? Andiamo a vedere insieme tutti i dettagli.

La normativa sulle distanze

Il Codice civile italiano, all’articolo 873, stabilisce che ogni costruzione deve mantenere una distanza minima di tre metri dal confine della proprietà adiacente. Questo limite può essere ampliato dai regolamenti locali ma mai ridotto. La questione delle distanze diventa particolarmente rilevante quando si parla di strutture fisse come i barbecue in muratura, che possono causare non solo problemi legati al fumo ma anche controversie legali.

Litigio tra vicini di casa – Giustiziabrescia.it

Un caso emblematico è stato risolto dalla Cassazione con l’ordinanza n. 17561/2024, dove una donna lamentava i disagi provocati dal barbecue dei vicini, costruito a meno di tre metri dal confine della sua proprietà. La Corte ha dato ragione alla donna, ordinando la rimozione del manufatto e il risarcimento dei danni subiti a causa delle emissioni nocive.

Secondo la Corte di Cassazione, ogni opera che non sia completamente interrata e che presenti caratteristiche di solidità e permanenza sul suolo rientra nella categoria delle costruzioni soggette alla normativa sulle distanze. Ciò significa che un barbecue in cemento o mattoni fissato al suolo deve rispettare la distanza minima di tre metri dal confine.

Anche nel caso in cui le distanze siano state rispettate, l’emissione di fumi e odori può comunque rappresentare una violazione dell’articolo 844 del Codice civile se supera la normale tollerabilità. In questi casi è possibile agire legalmente dimostrando il disagio subito attraverso testimoni o altre forme di prova.

Se ti trovi nella situazione in cui un vicino ha realizzato un camino o un barbecue a meno di tre metri dalla tua proprietà senza rispettare le disposizioni legali, hai il diritto di rivolgerti al giudice per chiedere la demolizione o l’arretramento della struttura oltre al risarcimento per i danneggiamenti subiti.

Federico Chiarenza

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