La pratica di ascoltare musica mentre si corre è diventata sempre più popolare tra gli appassionati di running.
Questo comportamento ha sollevato interrogativi riguardanti la sua ammissibilità durante le competizioni ufficiali.
Fino a poco tempo fa, l’uso di dispositivi musicali era severamente vietato dalle normative internazionali in materia di atletica leggera. Ma con l’evoluzione delle regole e l’aumento della partecipazione alle cosiddette “corse di massa”, la situazione sta cambiando.
Il cambio di regolamento
Il primo novembre 2017 ha segnato una svolta significativa per i runner che desiderano ascoltare musica durante le gare. La nuova versione del regolamento tecnico internazionale ha introdotto un allentamento delle restrizioni precedentemente imposte dalla IAAF (International Association of Athletics Federations) e dalla FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera). Sebbene il divieto rimanga in vigore per le competizioni su pista e quelle che assegnano titoli ufficiali, nelle corse su strada “di massa” è ora permesso l’uso di auricolari e cuffie, a meno che non si appartenga alla categoria elite o ad altre categorie specifiche soggette a premiazioni o rimborsi.
Nonostante questa apertura verso la musica in gara, rimane una preoccupazione fondamentale: la sicurezza dei partecipanti. L’ascolto della musica può infatti diminuire la capacità dell’atleta di percepire stimoli esterni importanti, come il rumore di un veicolo in avvicinamento o il segnale d’emergenza da parte degli organizzatori della corsa. Per questo motivo, viene consigliato agli atleti di utilizzare dispositivi che permettano comunque una certa percezione dell’ambiente circostante, come gli auricolari a conduzione ossea.
Negli Stati Uniti persiste un approccio più conservativo riguardo all’utilizzo della musica durante le competizioni ufficiali. La federazione atletica statunitense (USATF) mantiene il divieto assoluto sull’uso degli apparecchi musicali in gara, considerando l’ascolto della musica come una forma di doping psicologico capace di migliorare artificialmente le prestazioni degli atleti.
Mentre alcune federazioni stanno adottando un approccio più flessibile verso l’utilizzo della musica durante le corse non competitive o “di massa”, rimangono valide preoccupazioni legate alla sicurezza e all’integrità dello sport. La questione se ascoltare o meno musica mentre si corre in competizione continua quindi a essere oggetto sia di regolamentazioni formali sia del dibattito etico-sportivo globale.