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Bambini gioite: per il MIUR non possono essere assegnati “compiti per le vacanze”

Il tema dei compiti a casa, soprattutto durante il periodo estivo, è da sempre oggetto di dibattito nel sistema scolastico italiano.

Molti si chiedono se sia giusto o meno assegnare agli studenti ulteriori impegni durante le vacanze, periodo in cui dovrebbero godere di un meritato riposo e dedicarsi alle attività ricreative.

I ragazzi possono finalmente esultare poiché non ci saranno più compiti per le vacanze – Giustiziabrescia.it

Questa questione ha portato alla creazione del Decalogo “Regola Compiti”, proposto dal Dirigente Scolastico Maurizio Parodi, che mira a regolamentare l’assegnazione dei compiti domestici.

Il Decalogo “Regola Compiti”

Il Decalogo propone una serie di linee guida volte a limitare e regolamentare i compiti a casa. Tra i punti salienti vi è la raccomandazione che i docenti correggano tutti i compiti assegnati, preparino adeguatamente gli studenti affinché possano svolgerli autonomamente e non assegnino voti ai lavori svolti fuori dalla scuola. Inoltre, viene sottolineata l’importanza di non sovraccaricare gli studenti con esercizi durante il fine settimana e le vacanze, in rispetto del loro diritto al riposo e al tempo libero.

I professori non potranno più riempire di compiti i bambini per le vacanze estive – Giustiziabrescia.it

Le istituzioni educative si trovano davanti alla sfida di bilanciare la necessità di garantire un’istruzione solida con quella di rispettare il benessere degli studenti. Il MIUR ha già espresso in passato la volontà di ridurre i carichi di lavoro extrascolastico, seguendo anche indicazioni provenienti da studi internazionali come quelli dell’Ocse che evidenziano come gli studenti italiani siano tra i più sovraccaricati d’Europa.

Nonostante il sostegno a queste misure da parte di molti genitori e insegnanti, esiste una corrente contraria che vede nei compiti a casa uno strumento indispensabile per il consolidamento dell’apprendimento. Secondo questa visione, abolire completamente i compiti significherebbe privare gli studenti della possibilità di esercitarsi autonomamente su ciò che viene insegnato in classe.

L’introduzione del Decalogo “Regola Compiti” potrebbe segnare un importante passo avanti verso una nuova cultura dei compiti a casa nel sistema scolastico italiano. L’obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra le esigenze educative e il diritto degli studenti al riposo ed alle attività ludiche proprie della loro età. La sfida sarà quella di implementare efficacemente queste linee guida nelle scuole italiane, assicurando così uno sviluppo armonioso ed equilibrato degli alunni.

Federico Chiarenza

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