Un argomento delicatissimo, da affrontare molto seriamente. Condividere foto di minori: una guida alla legalità.
Nell’era digitale, la condivisione di fotografie attraverso i social network e le piattaforme di messaggistica è diventata una pratica quotidiana. Tuttavia, quando si tratta di immagini che ritraggono minori, è necessario prestare particolare attenzione alle normative vigenti per evitare di incorrere in sanzioni legali. Questo articolo mira a fornire una panoramica chiara e dettagliata sulle leggi italiane riguardanti la condivisione delle foto dei minori.
Il consenso alla pubblicazione delle immagini dei minori
La prima questione da affrontare riguarda il consenso alla pubblicazione delle immagini. In Italia, la legge è chiara: non è possibile diffondere fotografie di minorenni sui social media senza il consenso esplicito di entrambi i genitori, anche nel caso in cui questi siano separati. Questa regola rimane valida fino a quando il minore non raggiunge l’età di 14 anni; superata questa soglia, sarà necessario ottenere l’autorizzazione diretta dall’interessato.
Il recepimento del GDPR (General Data Protection Regulation) ha stabilito l’età del consenso digitale a 14 anni nel nostro Paese. Ciò significa che al compimento dei 14 anni, il minore acquisisce la capacità legale di decidere autonomamente sulla condivisione delle proprie immagini online.
La diffusione delle immagini tramite chat e messaggistica. Un dubbio comune riguarda la possibilità di condividere le foto dei minori attraverso servizi come WhatsApp o altre piattaforme di messaggistica. È importante comprendere che il concetto di “pubblicazione” non si limita ai soli social network o siti internet ma include qualsiasi forma di diffusione a due o più persone. Pertanto, anche inviare un’immagine tramite chat può essere considerato una forma di pubblicazione e quindi soggetto alle stesse regole sulla privacy.
La legislazione italiana vieta esplicitamente la divulgazione senza consenso dell’immagine di qualsiasi individuo, indipendentemente dalla sua età. Questo divieto si estende anche alle chat private: inviare un’immagine senza autorizzazione può configurarsi come violazione della privacy dell’individuo ritratto.
Le eccezioni alla regola
Esistono alcune eccezioni specifiche in cui la riproduzione dell’immagine del minore può essere consentita senza necessità del consenso esplicito. Tra queste situazioni rientrano i casi in cui l’immagine viene utilizzata per scopi giudiziari o scientifici, didattici o culturali oppure quando essa è collegata ad eventi pubblici o cerimonie d’interesse collettivo svoltisi in luoghi aperti al pubblico.
Tuttavia, anche nelle circostanze sopra menzionate, è fondamentale assicurarsi che la riproduzione dell’immagine non arrechi pregiudizio all’onore o alla reputazione della persona ritratta.
Il trattamento delle immagini dei minori e le conseguenze legali. Chiunque tratti le immagini dei minori violando le normative sulla privacy rischia sanzioni penali significative. Secondo il codice della privacy attualmente vigente (GDPR), sia la pubblicazione online sia la semplice diffusione tramite chat delle foto dei minori senza adeguato consenso possono comportare pene detentive da sei mesi fino a tre anni.
In aggiunta alle sanzioni penali previste dalla legge italiana sul trattamento illegittimo delle immagini personalmente identificabili (incluso quelle dei bambini sotto i 14 anni), i genitori hanno altresì diritto a richiedere formalmente la rimozione delle fotografie dai canali su cui sono state indebitamente diffuse e possono avanzare richieste risarcitorie qualora riescano a dimostrare l’esistenza effettiva d’un danno derivante dalla violazione della privacy del proprio figlio minorenne.
Responsabilità nella condivisione online. È essenziale ricordarsi sempre della responsabilità personale nella gestione e nella condivisione delle fotografie sui vari canali digitali. Prima di procedere all’inoltro d’un’immagine raffigurante un minorenne – sia essendo questo un familiare stretto oppure no – bisogna assicurarsi d’avere ottenuto tutti i necessari permessi per farlo legalmente.