I contribuenti stanno ricevendo multe per errori commessi nella compilazione della DSU per il calcolo ISEE: gli importo sono elevatissimi.
Basta un piccolo errore nella compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, indispensabile per calcolare il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, per far scattare l’erogazione di multe (e non solo) da parte dell’INPS. Dal mese di gennaio, infatti, i cittadini stanno procedendo con il calcolo dell’ISEE per poter accedere a Bonus e agevolazioni.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente descrive la situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie italiane e, in base al suo valore, è possibile sapere quali misure ottenere e l’ammontare delle stesse. I dati da inserire nella Dichiarazione Sostitutiva Unica sono numerosi perché riguardano sia informazioni personali che reddituali e patrimoniali.
Per esempio, vanno inseriti saldo e giacenza sul conto corrente e sulle carte prepagate, codici fiscali di tutti i componenti del nucleo, targhe dei veicoli di proprietà, affitto o capitale residuo del mutuo, Titoli di Stato, Buono Fruttiferi Postali e BOT (si è ancora in attesa del Decreto attuativo che permetterà di eliminare gli strumenti di risparmio garantiti dallo Stato italiano dal calcolo ISEE). Nessun errore quindi è concesso al cittadino, sia che scelga di compilare in autonomia la DSU accedendo al sito dell’INPS sia che decida di rivolgersi a un CAF.
Trattandosi di una dichiarazione importante, l’INPS effettua controlli sulla DSU e sul calcolo ISEE. Trovando errori avviserà il contribuente di rettificare il prima possibile la Dichiarazione per non correre il rischio di subire delle sanzioni. Le conseguenze di un ISEE sbagliato sono multe di carattere amministrativo, ma anche sanzioni penali.
Il Codice penale, infatti, punisce la condotta del cittadino che percepisce indebitamente erogazioni pubbliche (come Bonus e agevolazioni) perché ha presentato documenti falsi o attestanti dati non veri oppure con omissioni. Se l’importo percepito in modo indebito è inferiore a 3.999.96 euro, allora la sanzione erogata sarà amministrativa (tra i 5.164 e i 25.822 euro). In generale l’ammontare della multa non può superare tre volte il beneficio ricevuto presentando l’ISEE errato.
Qualora la somma percepita indebitamente dovesse superare i 3.999,96 euro, invece, il contribuente andrebbe incontro ad una sanzione penale. La pena è la reclusione da sei mesi a tre anni. In più c’è il recupero da parte dell’ente di tutte le somme percepite senza diritto. Per evitare queste conseguenze è bene correggere subito l’ISEE nel momento in cui ci si accorge di un errore oppure di una omissione inviando il modello integrativo FC3 o una nuova DSU.
Il mestiere del tassista, spesso romanticizzato dal cinema e dalla letteratura, nasconde dietro di sé…
Nel nostro ordinamento giuridico, la stipula dei contratti è regolata dal principio di libertà delle…
Il concetto di prepensionamento sta diventando sempre più una realtà tangibile per molti lavoratori italiani,…
La questione della detenzione di animali domestici nei condomini è stata chiarita con la riforma…
Carabinieri e poliziotti sono spesso avvistati sulle strade senza che i loro veicoli mostrino segni…
Le strade sono teatro quotidiano di un incessante via vai di veicoli, tra cui spiccano…