Sospensione delle rate di mutui e finanziamenti: ecco per chi arriva questa possibilità e come fare per richiederla.
Il settore primario, in Italia, è stato duramente colpito da una forte crisi. Fattori come la guerra in Ucraina e la diffusione di malattie delle piante hanno avuto un impatto devastante sulla produzione agricola. Questi eventi hanno messo a rischio la disponibilità di materie prime agricole, compromettendo l’intera filiera produttiva.
Ebbene, il Decreto Legge 63 del 2024, pubblicato il 15 maggio 2024, introduce diverse misure a tutela del settore agricolo italiano, duramente colpito da una serie di crisi economiche e ambientali. Tra queste misure, una delle più rilevanti è la possibilità di sospendere il pagamento delle rate di mutui e finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Ma come funziona esattamente?
All’articolo 1, comma 2 del Decreto Legge 63/2024, viene stabilita la possibilità per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura di sospendere il pagamento delle rate di mutui e finanziamenti. Questa misura è riservata alle imprese che nel corso del 2023 hanno subito una riduzione del volume d’affari di almeno il 20% rispetto al 2022.
La sospensione può durare fino a un massimo di 12 mesi e riguarda esclusivamente la parte capitale delle rate. Il piano di rimborso verrà quindi allungato di un periodo pari a quello della sospensione, senza comportare nuovi oneri per le parti coinvolte. Tra gli obiettivi principali ci sono:
Per poter usufruire della sospensione però, le imprese devono soddisfare specifici requisiti. Come dicevamo prima, innanzitutto devono aver subito una riduzione del volume d’affari di almeno il 20% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Inoltre, devono presentare un’autocertificazione che attesti la suddetta riduzione del volume d’affari grazie alla quale si può accedere al beneficio senza complicate procedure burocratiche.
Questa autocertificazione, inoltre, deve essere inviata all’istituto di credito o all’ente finanziario con cui è stato stipulato il mutuo o il finanziamento che potrà così, dopo aver effettuato i dovuti controlli, accettarla e sospendere il finanziamento. Le imprese infine devono avere esposizioni debitorie che non siano considerate deteriorate alla data di entrata in vigore del decreto (16 maggio 2024).
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