Bastano 15 anni di contributi per andare in pensione: questa strategia non è molto conosciuta, ma utilissima

C’è una strategia poco conosciuta che può permetterti di andare in pensione anche se hai solo 15 anni di contributi.

Secondo quanto stabilito dalla Legge Fornero, per andare in pensione è necessario non solo avere almeno 67 anni di età, ma è indispensabile anche avere almeno 20 anni di contributi. Non sono molti, ma bisogna anche considerare che molte persone lavorano in modo discontinuo oppure trovano tardi un impiego regolare. Sembra incredibile, eppure è abbastanza comune la situazione di chi non riesce a raggiungere 20 anni di contributi.

Come andare in pensione con 15 anni di contributi
Adesso puoi andare in pensione con solo 15 anni di contributi – Giustiziabrescia.it

Le misure di pensione anticipata attualmente in vigore poi, hanno un requisito contributivo ancora più alto: almeno 30 anni per andare in pensione con Ape sociale, 35 anni per fruire di Opzione donna e minimo 41 anni di contribuzione per accedere alla pensione con Quota 103 o con Quota 41. Che fare, dunque, se non si raggiungono i 20 anni stabiliti dalla Legge Fornero? Non si può continuare a lavorare a oltranza. C’è una strategia poco conosciuta che permette di andare in pensione anche con appena 15 anni di contributi.

In pensione con 15 anni di contributi: ecco chi può farlo

Il sogno di molti italiani diventa finalmente realtà: si potrà accedere alla pensione di vecchiaia anche con solo 15 anni di contributi. Vediamo che cosa bisogna fare. In pochi conoscono le tre deroghe Amato, eppure rappresentano un’ottima “via di fuga” per andare in pensione con solo 15 anni di contributi.

Pensione 15 anni di contributi
Ecco la strategia per uscire dal lavoro con 15 anni di contributi – Giustiziabrescia.it

Chi rientra in una delle tre deroghe, infatti, può andare in pensione a 67 anni con 15 anni di contribuzione anziché 20 come vorrebbe la Legge Fornero. Le tre deroghe Amato sono le seguenti:

  1. Tutti i contributi devono essere stati versati entro il 31 dicembre 1992;
  2. L’INPS deve aver autorizzato il versamento di tutti i contributi volontari entro il 31 dicembre 1992;
  3. Il primo contributo deve essere stato versato almeno 25 anni prima rispetto alla richiesta di pensionamento e per almeno 10 anni non bisogna aver lavorato per tutte le 52 settimane annue;

Chi non rientra in nessuna di queste tre casistiche, ma ha comunque pochi contributi può, invece, optare per la pensione contributiva. Coloro che hanno almeno 5 anni di contributi versati a partire dal 1996 – anno in cui è entrato in vigore il sistema di calcolo contributivo – e meno di 18 prima di tale anno, può andare in pensione con solo 15 anni di contributi se accetta il ricalcolo contributivo dell’assegno previdenziale.

Questa opzione comporta, però, delle perdite che possono essere anche ingenti. Infine chi ha ancora meno di 15 anni di contributi e vive in una situazione di bisogno, compiuti i 67 anni può fare richiesta per ricevere l’assegno sociale, un sussidio che, per il 2024, corrisponde a 534,41 euro al mese per 13 mensilità.