È ufficiale: finalmente in arrivo un nuovo bonus di 280 euro per i lavoratori. Ecco chi, come e quando lo si riceve in busta paga.
L’Italia, come ben si sa, versa in una condizione di profonda crisi da diversi anni a questa parte e quelli che ne sono più impattati sono proprio i cittadini più deboli che, vivendo in condizione di povertà, faticano ad arrivare a fine del mese. Infatti lo Stato, per aiutare i cittadini più colpiti, ha emesso diverse agevolazioni e bonus a loro favore.
Tra i vari bonus stanziati, oggi in arrivo vi è anche una novità: un bonus di 280 euro per i lavoratori. Ma chi potrà beneficiarne? E quando verrà accreditato tale bonus? Se questi e tanti altri dubbi ti assalgono, sei nel posto giusto. Vediamo insieme il tutto nei minimi dettagli.
Come dicevamo, è in arrivo un aumento in busta paga di 280 euro per i lavoratori e le lavoratrici. Adesso è finalmente ufficiale: le sigle sindacali Fai, Flai e Uila hanno sottoscritto per la fascia annua 2023-2027 l’ipotesi di accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Cooperazione Alimentare.
Diverse le novità che sono in arrivo con il rinnovo del contratto e inoltre i lavoratori saranno sicuramente più tutelati. Parlando dell’aumento salariale, il contratto prevede ben 280 euro in più in busta paga. E nel corso dei primi 14 mesi del nuovo contratto l’aumento previsto è di 170 euro, dunque il 60% dell’aumento totale.
Quindi, in totale è previsto un ammontare annuo di 10.236 euro. Nell’ipotesi di accordo però spazio anche a un aumento del valore del contratto di 5,5 euro al mese. Inoltre, i pagamenti al Fondo di assicurazione sanitaria saranno aumentati, assicurando il paziente in caso di rischio di morte. Ma vi sono anche misure ideate per sostenere le vittime di violenza di genere e risorse per educare le aziende, promuovere la salute e la sicurezza e iniziare a lavorare con ITS.
Dal 1° gennaio 2026 ci sarà una riduzione dell’orario lavorativo di 4 ore per i soggetti che lavorano su 18 e 21 turni. Invece l’anno successivo si aggiungeranno altre 4 ore. Dal 1° gennaio 2027 poi vi sarà un’ulteriore riduzione di ben 4 ore per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Inoltre, è stato preso un impegno volto a ridefinire con le Rsu le future intese a livello aziendale per ulteriori riduzioni dell’orario lavorativo.
Infine vengono anche retribuite le ore di lavoro per l’inserimento dei figli al nido e vi è altresì un aumento delle ore utilizzate per la cura dei genitori anziani. Questo appunto serve per garantire la conciliazione vita privata/lavoro. Ritornando, invece, alle vittime di violenza di genere, viene concesso loro il diritto di essere trasferite in un’altra unità di produzione.
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