Dal 19 marzo 2024 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 29/2024. Esso prevede anche 850 euro mensili per chi ha questi requisiti.
Dal 19 marzo 2024 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 29/2024 che ha introdotto una serie di misure volte a promuovere la dignità, l’autonomia e l’inclusione sociale di una vasta platea di popolazione italiana, per prevenirne le fragilità. Tante le novità che il decreto prevede, tra queste 850 euro mensili per chi ha determinati requisiti. Sorprendente che, ancora oggi, in tanti non conoscano ciò di cui avrebbero diritto.
Il decreto prevede l’accesso a strumenti di sanità preventiva e telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva, la coabitazione solidale domiciliare per anziani (senior cohousing) e coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale).
Secondo l’articolo 2 del decreto, una “persona anziana non autosufficiente” è quella che, a causa dell’età e delle disabilità pregresse, presenta gravi limitazioni o perdita dell’autonomia nelle attività fondamentali della vita quotidiana e del funzionamento bio-psico-sociale. Per mantenere le migliori condizioni di vita degli anziani presso il proprio domicilio, soprattutto per coloro affetti da almeno una patologia cronica, il decreto prevede l’attivazione di strumenti di sanità preventiva e telemedicina.
Assegno di 850 euro mensili, ma solo se hai questi requisiti
Le prestazioni di sanità preventiva a domicilio possono essere erogate da enti pubblici e privati accreditati, nonché da infermieri. Inoltre, è stata istituita una prestazione universale, erogata dall’INPS in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, finalizzata a potenziare le prestazioni assistenziali domiciliari e favorire l’autonomia personale degli anziani non autosufficienti.
La prestazione universale è rivolta a persone anziane non autosufficienti di almeno 80 anni, con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un Isee non superiore ai 6.000 euro, che già godono dell’indennità di accompagnamento o ne possiedono i requisiti. Gli anziani non autosufficienti possono richiedere la prestazione universale tramite modalità telematiche all’INPS.
La prestazione è erogata mensilmente sotto forma di trasferimento monetario ed è composta da una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, pari a 850 euro mensili. Quest’ultima serve a remunerare il lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici o l’acquisto di servizi di assistenza sociale.
È importante notare che la prestazione universale assorbe l’indennità di accompagnamento e, se la quota integrativa non viene utilizzata, l’INPS può revocarla e richiederne la restituzione. Tuttavia, il beneficiario ha comunque diritto a continuare a percepire l’indennità di accompagnamento se sussistono i requisiti di legge.