Era il 30 gennaio del 2002 quando il piccolo Samuele Lorenzi moriva nella sua casa di Cogne. Cosa è successo da allora?
Chi era abbastanza grande da seguire la cronaca ed i telegiornali nei primi anni del 2000, ricorderà il caso del delitto di Cogne. Erano precisamente le 8:28 del 30 gennaio del 2002 quando il 118 ricevette la chiamata da Annamaria Franzoni, che chiedeva aiuto per il figlio di tre anni.
Quando i soccorritori arrivarono sul posto, si resero conto subito che le ferite sul bambino erano dovute ad un atto violento. Alle 9:55 di quel giorno il bambino viene dichiarato morto. Le indagini portarono, 40 giorni dopo, all’accusa di omicidio per la madre.
Il processo ed il presente: cosa fa Annamaria Franzoni oggi
La prima condanna per la Franzoni avvenne il 19 luglio del 2004 con rito abbreviato. Si prevedevano trent’anni di reclusione. A seguito di alcune nuove prove, venne affrontato un nuovo processo e il 27 aprile del 2007, la Corte d’Assise d’Appello confermò la colpevolezza di Annamaria Franzoni, ma ridusse la pena a 16 anni con delle attenuanti.
Nel maggio del 2008 si passò alla Corte Suprema di Cassazione che confermò nuovamente la sentenza d’appello. Quella stessa sera del 21 maggio, la Franzoni venne arrestata dai carabinieri e portata in carcere. I documenti redatti per il caso contengono 533 pagine dove vengono spiegati il perché delle condanne e della pena ridotta. Le attenuanti erano legate ad un forte disturbo psicologico.
Nel 2014, dopo una perizia psichiatrica e sei anni di reclusione, Annamaria Franzoni venne scarcerata ed affidata ai domiciliari. Dal settembre 2018, è definitivamente una donna libera. In totale ha scontato meno di 11 anni di reclusione. Ma cosa fa oggi Annamaria Franzoni?
La vita di Annamaria Franzoni e della sua famiglia è andata avanti. Il marito, Stefano Lorenzi, non ho mai messo in dubbio l’innocenza della moglie. I due hanno avuto anche un altro figlio dopo la perdita di Samuele, Gioele. Oggi, quello che chiede Annamaria Franzoni, tramite le parole della sua avvocata Paola Savio, è di essere lasciata in pace e di scordare quella storia.
Oggi la famiglia vive e lavora in un agriturismo in Emilia. Che fine ha fatto la villetta in cui sarebbe avvenuto l’omicidio? Una volta ristrutturata, è diventata la casa vacanze della famiglia stessa. Una famiglia che sembra essere più unita e solida di prima.
Per alcuni questo potrebbe sembrare incomprensibile, ma la vita di Annamaria Franzoni sta tornando ad una normalità che era perduta.
